Come vi dicevo nell’altro post, Flo ha lavorato 5 anni in Portogallo.
L’ho conosciuto che vendeva stivali con fodera coniglio negozio per negozio nelle Dolomiti.
Lavorava per un Calzaturificio qui vicino, a Castion.
Negli anni 60-70-80 tutta la zona di Bussolengo era zona di calzaturfici.
Forse il più famoso era il Maria Pia a Cavaion v.se.
Ancora oggi quando ci passiamo quell’edificio ci ricorda Maria Pia.
Dopo qualche anno di gavetta da Romano (tragicamente scomparso con altre 43 persone nell’incidente
del volo per Timişoara nel 1995)
Flo si è messo in proprio.
Ha lavorato in Italia, Romania, Portogallo, Slovenia, Crozia, Serbia, Macedonia, Bulgaria, India, Vietnam e per finire in Cina.
Dal 1980 quando ha iniziato al 2006 quando ha smesso fare scarpe, la maggioranza del tempo era all’estero.
Passava da stare via una settimana, tornare ogni 15gg fino venire a casa ogni 50-60gg quando lavorava in Cina.
Sono stati anni difficili per entrambi, lui ovunque da solo ed io qui con i ragazzi da sola.
Adesso sono quasi 7 anni che è a casa e ci piace ancora il momento magico a bere il caffè ogni mattina insieme.
Difficile che una o l’altro parta prima di questo la mattina.
Anche quando vado in piscina e mi alzo alle 6, lui beve il caffè con me è poi torna a letto.
Siamo stati troppo lontani per tanto tempo, così adesso ci godiamo la reciproca compagnia.
Quando lavorava in Portogallo non sono mai andata con lui, anche se mi continuava raccontare
quanto era bello il Portogallo.
Oddio, non dove era lui a Guimarães , cioè lui mi diceva che non gli piaceva.
Ma sarà stato perché ci doveva stare per lavoro.
Ci sono delle ricette interessanti nei receituários
Farò un’altro piatto portoghese ancora perché Flo mi ha detto con in tutti gli anni che è stato in Portogallo Il Caldo verde non l’ha mai mangiato
(non l’avrà ordinato o no? :-DD)
Anche l’altra città dove lavorava era Felgueiras ancora più tristo di Guimarães a sentire lui.
Ma si mangiava bene! 🙂
Qui qualche piatto tipico.
Lui oltre il baccalà mangiava tanto rombo, agnello, assado..inaffiato da un ottimo Vinho Verde
Vabeh, ma stasera tocca Caldo Verde e Broa Pão 🙂
Io inizialmente volevo fare solo il Caldo Verde, ma nel blog dove ho trovato la ricetta l’abbinavano a questo pane, che è anche quello un piatto tipico…quindi parti e fai tutte due le ricette!
🙂
Vi serve per il pane*:
per il lievitino:
500gr di farina 0
10gr di lievito madre secco
600ml di acqua tiepida.
Il resto da aggiungere quando il lievitino è pronto
250gr di farina di polenta macinata grossa del Molino Riva
250gr di farina integrale bio
20ml di olio di oliva extravergine
Mescolate gli ingredienti per il lievitino e lasciate lievitare in un posto caldo fino al raddoppio. Ho lasciato più di 4 ore.
Aggiungere il resto degli ingredienti e lavorare l’impasto per 10min.
Formare una o due pagnotte, incedere e lasciare lievitare una notte.
La mattina dopo cuocere in forno a 230° con una piccola pentola d’acqua per i primi 10min poi abbassare a 180° e cuocere per altri 40-50min.
Brigiada_te:
nella ricetta originale è suggerito lievito di birra secco, farina di mais macinata fine, farina di segale, grasso di oca e 20gr di sale.
Il pane è uno spettacolo, mi dispiace non aver seguito la ricetta e usato la farina di segale. Ma lo rifarò. Buonissimo davvero.
Viene molto saporito anche senza il sale, cosa che per me è molto d’aiuto nella mia triste dieta insipida 😦
Caldo Verde
Vi serve**:
6 patate medie tagliate a tocchetti
1 cipolla grande tritata
2 manciate di verza o cavolo riccio
3 spicchi d’aglio
1,5l di brodo vegetale
olio di oliva extravergine
pepe macinato fresco come se piovesse
Fate soffriggere patate, aglio e cipolla in un filo di olio.
Lasciate soffriggere per 10min senza far prendere colore.
Aggiungete il brodo vegetale e lasciate cuocere per ca 40min o finché le patate sono morbide.
Nel frattempo sbiancate la verza tagliata sottile in acqua bollente per 30sec. Poi mettete la verza in acqua freddissima, così perde il suo gusto amaro e mantiene il suo colore brillante.
Aggiungere la verza alla zuppa, insaporire con il pepe macinato e servire subito con il Broa pão.
Brigida_te:
nella ricetta consigliano il brodo di pollo o brodo vegetale, 10gr di sale.
La zuppa è ottima ma se cuocete le verze subito insieme alle patate viene più saporita.
Faccio un salto daPatrizia del Blog la Melagranata che ospita Portugal (e noi) fino al 10Marzo.
Ringrazio Trattoria Muvara e la sua bellissima idea dell’Abbecedario Culinario della C. Europea.
Le regole, le nazioni, i blog ospitanti li trovate su in alto nella home, sottoAbbecedario Culinario Europeo.
Invece la raccolta delle ricette arrivate le trovate come sempre sul blog dellaTrattoria Muvara – Abcincucina.
ah ecco perchè io faccio colazione da sola……non è mai partito ^_____^ buonissima zuppa ma soprattutto un buonissimo pane rustico, hai scovato una bella ricetta, ciauzzzzzzzzz
eh eh, tu dici?
Povero Alberto incompreso!!
Dagli un bacio da parte mia!!
Grazie martissima!
baciusssss
Bellissima (anzi bellissime) ricetta! E bella e tenera la storia che le accompagna!
Grazie Brii!! Ti aspetto ancora in Portogallo, con l’Abbecedario Culinario!
Pingback: Canja de Galinha (portoghese) per l’Abbecedario Culinario Europeo La Melagranata
Ciao Brii!
Quanta tenerezza e amore in questo post! :*)
Io e il mio Compare nn facciamo mai colazione/caffè insieme perchè:
1) non ci piace il caffè “vero” (a me piace solo come gusto del gelato o di caramelle o il liquore, ecc ma così, puro, proprio no… :P)
2) lui nn fa mai colazione, trangugia in tutta fretta e stando in piedi, solo un bicchiere di succo di frutta gelido di frigo in tutte le stagioni, anche con -10 fuori :DDD mentre invece io mi devo mettere seduta e comoda a mangiare…
quindi invidio un pò (in senso buono eh?? ^^) questo bellissimo rito del caffè in due la mattina (anche i miei genitori hanno quest’abitudine e in genere è papà che lo prepara e lo porta a mamma a letto ^^ ) :*))))
Per quanto riguarda la lontananza, siete davvero una coppia FORTE!
Io mi sento “sola” già quando lui non torna a pranzo, qualche volta (come oggi…) quando ha da fare al lavoro…. quindi nn so proprio come reagirei se dovessero mandarmelo via per lavoro, andrei in crisi nera… :DDD
Spero di riuscire a proporre anch’io qualcosa per il Portogallo prima del 10 marzo… ho promesso che nn avrei saltato nemmeno una tappa… nn vorrei proprio cominciare ora, a viaggio appena iniziato :DDDDDD
Un abbraccisssssssimo!
Che buono…anche noi stasera per cena il caldo verde, yummmiiii!
Siii, buonizzzimo!!
Ciao Fragolive!
baciussss
Brii, ecco una cosa che ci unisce. Peter ed io abbiamo passato anni e anni a girare per l’Europa, la casa sulle spalle, il trasportino dei gatti in mano. Per nostra fortuna per molto tempo insieme. Poi le nostre strade professionali si sono differenziate e ora sono 4 anni che lui è in Cina e che ci vediamo ogni 5-6 settimane, quando va bene. Non è semplice per me che mi trovo a gestire ogni cosa da sola ma è molto più dura per lui prechè, come dico sempre, io per lo meno sono a casa mia! Adesso ( let’s cross fingers, let’s touch wood) sembra che con questa estate finisca e riesca a rientrare definitivamente a casa. Anch’io spero tanto in quei caffè della mattina 🙂
P.s. l’ho fatto anch’io il Brao per la Patrizia! Un abbraccio.
Grazie per aver partecipato, questa tappa non sarebbe stata la stessa senza tutti voi! Ecco il resoconto di tutte le ricette che hanno partecipato: http://abcincucina.blogspot.com.es/2013/02/c-come-canja.html e ora via con la valigia in Romania!
Aiu’
Fantastico Aiù!!
baciussss
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