Difficilissimo riprendere a scrivere..
Vorrei raccontarvi un sacco di cose, ma non saprei dove iniziare e poi questo diventerebbe un post lungo, luuuunghissimo.
In questo momento mi sto godendo la pace (non scrivo silenzio, perché l’acufene non mi lascia mai da sola) .. con la casa praticamente vuota, pranzando/cenando in due, qualche volta in 3…(perdo più tempo apparecchiare che fare da mangiare), mi sembra di essere tornata di 30anni quando ci siamo conosciuti ed eravamo solo noi due.
Ma lo so che tutto questo non durerà per molto, ormai è solo questione di (poco) tempo e la casa
sarà di nuovo movimentata, piena e vibrante di rumori..
Ma accipicchiolina quanto mi piace tutto sto vuoto! 😀
L’abbecedario Mondiale è arrivato in Australia, il paese down-under, abbiamo (Flo ha) parenti a Melbourne e ci siamo stati nel 1987.
Piaciuto moltissimo, un mese è troppo poco per vedere ed esplorare questo immenso paese.
Non sono riuscita trovare altre foto della vacanza, ma non sono molto sorpresa…ho ancora la casa sotto sopra per via di lavori.
Greta e Peter mi avevano regalato un divertentissimo libro di cucina chiamato, Australian Bush cooking
Ed è da quando sono tornata dal Marocco che volevo provare cucinare il pane nella cenere. L’abbiamo mangiato nel deserto e mi ha intrigato un sacco. Nel libro spiega come farlo sul fuoco con un cast iron, che non è altro che una pentola in ghisa.
Bon, un martedì invito la famiglia per una grigliata (eh sì, se no..solo per il pane non si divertiva Flo :D)
Io impasto usando una farina integrale autolievitante…nel frattempo Flo attacca il fuco, si difende dai gatti, prepara la cenere (naturalmente inizia piovere..ma ormai siamo lanciatissimi)
Io porto fuori la pentola di ghisa, con il pane dentro. Lo mettiamo in posa, io faccio le foto..”spostati Flo, togli il gatto, gira il legno, aspetta che ne faccio un’altra..noo..sii, forse..insomma..” Dopo vari e svariati tentativi (Flo è un santo..non posso dire altro)mi accontento e mettiamo giù la pentola, la copriamo di cenere, la circondiamo di cenere..Madonna, ne faccio un book di foto della pentola nel camino! 😀
Ecco. il risultato lo vedete dalle foto. Pane bruciato, non lievitato.
Penso che sia successo:
1) non ho lasciato lievitare abbastanza (ma le brace erano pronte)
2) non ho preso il tempo e una volta seduti a mangiare mi sono proprio dimenticata Damper, pentola, fuoco e tutto
3) la farina autolievitante ed io non abbiamo feeling!
Così, il secondo pane l’ho cotto nel forno!!
Ricetta trovata su ” Il giro del Mondo in 80 spuntini”
500gr di farina autolievitante
2 cucchiaini di Lemon Myrtle sbriciolato (Backhousia citrodora è una pianta auctoctona Australiana,
l’ho sostituita con foglie fresche della Aloyisa Citrodora/ Lippia Citrodora)
2 cucchiai di zucchero semolato (no uso zucchero)
2 cucchiai di sale (non uso sale)
125gr di burro fuso (sostituito da 100ml di olio di mais spremuto a freddo)
250ml di latte di mucca ( o “latte” di avena autoprodotto)
1 uovo sbattuto mescolato con poco latte per spennellare (ho spennellato con poco olio di mais)
Mescolare gli ingredienti secchi e poi aggiungere quelli liquidi.
Risulterà un impasto morbido.
Sistemarlo sulla teglia foderata con carta forno e poi appiattirlo e (provare) dargli una forma quadrata con il palmo della mano,
fare dei tagli sulla superficie.
Infornare a 200° per 30-40min (dipende dal vostro forno)
Toglierlo dal forno e lasciarlo intiepidire.
Tagliare a quadrotti e servire all’Australiana con confettura e panna montata oppure come abbiamo fatto noi con un buon formaggio del Baldo.
Ha la consistenza e il gusto dello scones.
Comunque..se la smette di piovere io ci riprovo fare il damper nel camino! 😀
Questa ricetta va ad Haalo che ospita Australia e noi fino al 8 Dicembre 2014
Sei troppo forte Brii, e quella tua foto giovanissima mi piace un sacco. Insomma, sto dumper lo dobbiamo fare sul fuoco o nel forno?? Ho capito, se amiamo il rischio e l’avventura tentiamo come i vecchi esploratori, altrimenti il classico forno di casa e si va sul sicuro!!! Il tuo post è uno spasso, ma anche se non lo racconto mai anch’io in casa lotto sempre con il gatto che vorrebbe assaggiare le ricette prima, durante e dopo la preparazione!!! 😉 Un abbraccio carissima
Resy…allora si che mi capisci!!
Eh, si..io ci voglio riprovare!! 😀
baciussss amica mia!
Ben ritrovata dolce Brii! …cerca di tornare piú spesso daiiiiii! 🙂
Brii ti adoro…. punto! ❤
Ma non e’ che la pentola fosse troppo calda? E’ possibile che si sia cotto l’esterno troppo rapidamente? Quello cotto nel forno ti e’ venuto davvero bello e quello cotto nella brace ti ha dato belle foto 😉