Il tempo vola, e siamo quasi alla fine della seconda settimana in Friuli Venezia Giulia con l’Abbecedario Culinario dei Trattori della Trattoria Muvara .
A Trieste sono passata molte volte, sopratutto da piccola quando si scendevamo giù dalla Svezia (qualche volta si passava dalla Slovenia, altre volte da Villach -Udine e appunto Trieste) per andare trovare i pochi parenti rimasti di mia madre a Zagreb.
Con Iris, Manfred e Flo sono poi andata visitare Aquileia, importantissima città romana che allora era sul mare.
C’è una manifestazione che mi sfugge da anni, è il Florealfest nella magnifica Villa Manin di Passirano a Codroipo (ud)
mostra mercato di piante rare.
Quest’anno mi sono persa due chiacchere con Carlo Pagani e Mimma Pallavicini, sigh!
Jota triestina vegetariana
vi serve:
350 gr. di cappuccio( mezza testa di cappuccio)
250 di fagioli borlotti secchi
2 patate medie
1 spicchio d’aglio
un filo di olio di oliva extravergine
1 lt di acqua
1 cucchiaio di dado vegetale
salvia
alloro
timo
maggiorana
origano
cumino
pepe all’arancia
Mettere in ammollo i fagioli secchi in acqua fredda la sera prima.
Affettare sottilmente il cappuccio, e farlo cuocere per 10min in acqua.
Colare e mettere da parte.
Il giorno dopo cuocere i fagioli e le patate, coperti di acqua con gli aromi in una pentola a pressione.
Cottura 20min dal fischio.
Versare un filo di olio in un coccio.
Aggiungere l’aglio, i fagioli, le patate e il cappuccio, il cumino e il pepe.
Coprire con l’acqua e cuocere mezzora su fuoco dolce.
E’ molto apprezzata nelle zone di Gorizia, di Trieste e in Val Pesarina.
Il giorno dopo è ancora più buona. 🙂
Brigida_ate:
Bucaneve mi ha ricorda che la ricetta originale ha i crauti.
Ero convinta di avere ancora qualche barattolo in casa (no dico, chi non ha crauti in dispensa!! :-D) invece niente. Così invece di rinunciare (giammai vero!!) ho preparato la jota con il cappuccio.
Ma la farò…presto!! 🙂
Questa ottima zuppa va all’amica Gì di Fior di Sale che ospita
Friuli Venezia Giulia.
Ma non usi i crauti acidi? Io la adorooooo…..la faccio spessissimo (senza dado, con i crauti acidi non serve)!!!
Buon appetito da Trieste!!!!
Li adoro anch’io!
Ma pensavo di averli a casa invece ero senza, così piuttosto di non fare la jota, l’ho fatta con il cappuccio.
Era buonissima, ma m’immagino che con i crauti è ancora più buona.
Ma la rifarò…con i crauti giusti!!
Grazie cara!!
baciusss
Sicuramente e’ buonissima anche’ questa, si vede gia dalle foto. La jota si fa anche’ con rapa acida, anche’ quella e’ buonissima.
Tanti saluti da Kras sloveno, drag pozdrav.
Lu
Ciao Lu!
Spiegami spiegami, come la rapa acida?
Quale rapa, come si fa?
Mi incuriosisce moltissimo!
Puno fala! 🙂
Baciussss
Mmmmm buona Brii me la segno!!! baciusss
yesss!!
la rifarò anch’io buonissima!!
Ma con i crauti questa volta
🙂
baciusssss
La rapa acida appartiene allo stesso genere del crauto acido, qui da noi si chiama “brovada” ed è squisita sia in minestra che con le salsicce o il musetto del maiale…qui la acquistiamo direttamente nei vasetti o sfusa, come per i crauti! Le rape non lo so, ma i crauti da te si trovano facilmente e buonissimi (io alla fine uso quelli sudtirolesi, anche se la jota è triestina).
Bacini!!!!
Si, i crauti li trovo anche sfusi, in vaso, in barattolo.
Le rape mai viste, e credo che qui non li trovo, ma faccio un salto a Monaco verso fine ottobre e li’ so dove trovarli. 🙂
Li devo assolutamente provare, sono curiosissima!
Grazie cara!!
baciuss
Brii, se vuoi te li faccio portare da Luca quando va su, sai che lui è triestino… ti garantisco che la brovada con i cevapcici o con i cotechini piccoli che hanno loro, è una cosa da cappottarsi!!!
Aaaaah, madonna certo che si!!
grazie!!
baciusssss
Ero incuriosita dal nome di questo piatto…. deve essere favoloso…con crauti, senza crauti con rapa acida, senza (questa non la conoscevo nemmeno io…), brava Brii!
Ciao Brii, la jota con la brovada a Trieste non si usa è più tradizione frulana, infatti qui in Fiuli la chiamano “Jota Carnica”, un giorno ti mando via mail le varie versioni, tutte vegetariane, come piace a te ;-).
Da noi si fa esclusivamente con i capuzi garbi e si passa tutto, ma questa versione “mnestron” mi piace molto e la farò, così com’è, ciao.
Ah ecco, vedi quante cose che s’impara con l’abbecedario culinario.
Grazie Libera e quando vuoi aspetto le ricette.
baciusss
che buona Bri questa zuppetta…ma tu sei instancabile…quante ne fai tesoro bello!
T come Tantissime riceTTe!!!! Grazie a TuTTi per la parTecipazione: http://abcincucina.blogspot.com.es/2012/09/t-come-trieste.html!
E ora tUtti a Urbino!!!
PS Complimenti Brii, la Tua foto è stata scelta come TesTimonial 😉
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