Mal d’Africa. Me ne avevano parlato ma non ci ho creduto più di tanto.
Ma ora, dopo una settimana in Marocco sotto un sole implacabile (toccando i 47°), camminando su e giù per dune dalla sabbia finissima, zigzagando sopra sassi roventi, ammirando il paesaggio che continuava cambiare, dormendo sotto un cielo nero tempestato di stelle, senza acqua per lavarsi, con lo stesso materasso usato per dormire, per mangiare, per sedersi, seguendo i dromedari ed i berberi che ritrovano sempre la strada…
Sono a casa quasi da una settimana, ma sarei pronta prontissima ripartire.
Non ho fatto tante foto, da brava scema ho usato la digi in una tempesta di sabbia e l’obiettivo (naturalmente) si è riempito di sabbia, devo ancora portarla far vedere ma ho poche speranze recuperala. 😦
La tempesta di sabbia ci ha bloccati per un giorno interno, così invece di fare i 100km come previsto ne abbiamo fatto (solo) una ottantina.
Il camminare non è stato difficile, certo qualche vescica e piedi stanchi, ma ci sta. No, è stato tutto meglio e più emozionante di quello che mi aspettavo. Qualche problema organizzativo ci è stato, ma qui eravamo in Marocco, Africa dove i tempi e modi non sono come i nostri e quindi bisogna adattarsi.
Ci vuole un pochino di spirito di adattamento per fare un trekking nel deserto. Non si deve avere paura dello sporco o essere fissati con l’ordine. Il bagno era la duna più vicina o quella in fianco. Dimenticate sapone, pettini, trucco e deodoranti. Non servono, l’acqua è solo per bere e non certo per lavare o lavarsi. Vi si riempie lo zaino, il sacco a pelo, i vestiti, i capelli, insomma tutto di sabbia. La sentivamo perfino tra i denti! 😀
Eh si, ripartirei subito!!
A casa ho trovato le prime tenere foglie di spinaci. In Marocco ho mangiato di tutto, erano tutti increduli di quanto tanto mangiavo.
Ho assaggiato tutto, mangiando anche le porzioni avanzate delle amiche. Portavo perfino via il pane avanzato della colazione e il pranzo, da mangiare, perché dopo qualche ora avevo fame di nuovo.
E sono sempre stata benissimo, regolare come un orologio svedese! 🙂
Tornata a casa avevo voglia di una fresca croccante insalata europea.
Nel frattempo sono sbocciati anche i fiori di Nasturzio, così ho aggiunto anche quelli.
Il piatto è Marocchino e viene dalla fabbrica di terracotta di Tamegroute all’inizio della (magnifica e verdissima) Valle di Draà. Eravamo tutti stanchi, ma ho un pochino insistito fermarci. Era da quando eravamo partiti che rompevo che volevo comprare una tajine!! 😀
Il colore verde del piatto è fatto con foglie di menta e alfa alfa ed è il tipico colore di Tamegroute.
Vi serve:
freschissime foglie di spinaci
barbabietola al forno (se le trovate fresche ancora meglio)
funghi champignon freschi
una mela verde
foglie fresche di menta
erba cipollina fresca
peperoncino fresco
fiori di nasturzio
semi di chia ( questi sono della Sarchio)
olio di oliva extravergine
In un piatto da portata, mettete prima le foglie di spinaci, poi fette sottili di barbabietola e mela(con buccia) e qualche fungo.
Spezzettate la menta con le mane, tagliuzzate l’erba cipollina con la forbiche e tagliate qualche rondella di peperoncino fresco.
Mescolate delicatamente e a parte preparate un dressing con olio di oliva extravergine, limone e semi di chia. Mescolate.
Per ultimo cospargete i fiori di nasturzio ed ancora un po’ di semi di chia e servite subito con il dressing.
Questo va alla cara Lucia di Torta di Rose che ci ospita questa settimana.
Grazie ancora Lucia.
Thanks to, Kalyn di Kalyn’s Kitchen for this lovely idea and
Haalo,Cook (almost) anything at least once for managing successfully this event.
And also for giving me the opportunity to manage the Italian Version of WHB
Grazie a, Kalyn di Kalyn’s Kitchen che ha avuto questa bellissima idea ed a
Haalo,Cook (almost) anything at least once che ora organizza l’edizione Inglese e
che mi ha dato l’opportunità di organizzare l’edizione del WHB in Italiano.